Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Da Bramante a Canova

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Argan, Giulio 50 occorrenze

Da Bramante a Canova

Se la rappresentazione formale non è più conoscenza positiva del mondo, sorge il problema della giustificazione non più intellettuale ma etica dell

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religiosa, non è il sentimento della natura, ma il sentimento di Dio. Da questo appunto ci ha distolti la logica, ponendo tra Dio e la natura (e la storia

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Seguitiamo a parlare della logica-immaginazione e della tecnica del Bernini ogni volta che parliamo di ideologia, sia pure in senso sociale o

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Laterano, la ricostruzione di San Pietro, almeno per quanto riguardava il corpo della basilica, era appena terminata. L’ultimo atto della lunghissima

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transetto, della tribuna e della volta della navata con il proposito di condurli a termine più tardi; 3) che, passata la festa e morto nel '55

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hanno un’estrema, nuovissima vivezza naturalistica, eppure sono dello stesso colore e della stessa materia delle membrature architettoniche a cui si

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mentale dell’artista. Caduta la possibilità di collegare le pareti con la curvatura articolata della volta e quindi di dare allo spazio della navata

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Un'altra ragione dell’accentuazione anche coloristica delle edicole è la condizione di luce che, con la mancanza della volta, si è venuta a

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Portoghesi, «non è impossibile che Borromini si sia intenzionalmente avvicinato qui alla tradizione medievale della cattedrale tentando di recuperare, nell

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fallimento della grande impresa, abbia cercato di creare nelle navate minori, più conformi al suo disegno, altrettanti punti di vivo interesse, che

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’erano prepotenti e stentoree le statue della navata maggiore. Dalla loro ricercata ed austera eleganza spira anche la malinconia di un insinuante e

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, nel momento saliente della cultura barocca, il problema dell’unità, della relazione, della singolarità e specificità delle arti. Evidentemente, per il

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teoriche in fatto d'architettura. Soltanto un artista che studi l’architettura in funzione della rappresentazione pittorica, e cioè di effetti visivi

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In Santa Maria della Pace, quella che nei Santi Luca e Martina era una coesistenza ed una interrelazione dialettica di due schemi compositivi

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Sempre sul piano ideologico, più che formale, la soluzione cortonesca dell’insieme di Santa Maria della Pace ha un precedente significativo, anche se

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Il non-finito è una qualità dello stile plastico di Michelangiolo, una esigenza della sua poetica neoplatonica, l’espressione della sua insofferenza

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V’è un tema che, dalla costruzione per curve e piani sghembi della piazzetta della Pace trapassa nella facciata di Santa Maria in Vin Latin, pur così

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Le due più grandi personalità della prima metà del Seicento si affrontano ancora sul terreno della tecnica, l’una e l’altra cercando, ma con opposti

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Gli ostacoli che determinano l’interruzione e il rinvio della esecuzione della tomba non sono, neppure alla superficie, così occasionali se, in

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la penombra leggera della nave e quella più fonda, ma rotta dai bagliori della «gloria» dorata dell'abside. Poiché l’interpolazione del nuovo vano

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Giunti a questo punto, però, non si può trascurare il fatto che questa radicale innovazione della struttura e della forma architettonica rimette in

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Dobbiamo ora ricordare quanto abbiamo detto del carattere devozionale dell’edificio, della sua destinazione a un culto di massa, della modulazione

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’oggetto, della persuasione: l’architetto non si propone di creare un ambiente severo, che inviti al raccoglimento e alla preghiera, ma, oggettivamente, un

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, proiettata nella dimensione dell’eterno. Il monumento, che è insieme memoria o rievocazione della persona o dell’evento storico e consacrazione del fatto

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concezione trecentesca e quattrocentesca, quindi cristiana, del sepolcro incorporato nei muri perimetrali della chiesa. Ma scompare anche l’allegoria d

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Il progetto del 1516 segna un altro passo verso l’annullamento della composizione volumetrica e l'integrazione dell’organismo plastico alla

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Uomo di pensiero e di scienza, il Guarini è cosciente della distinzione tra i diversi campi del sapere; non può più pensare che l’arte sia conoscenza

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, della ubicazione dell’edificio: per definirne la situazione nello spazio si rifà addirittura all’astronomia, alle sfere celesti, agli «angoli del

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’altra per fruirne. L’opera d’arte può piacere a tutti perché è conforme alle usanze del tempo e della «nazione»; ma giudici competenti sono coloro

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elementari geometrici della linea retta, della curva e dell’angolo e si sviluppa, secondo la proporzionalità intrinseca, nella ripetizione e mutazione

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soltanto lo scopo di suscitare nel devoto il piacere della devozione, ma anche quello di trasmettere quell’omaggio a Dio, di sublimarlo. Trasforma la

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La prima questione da affrontare è, naturalmente, quella della fase conclusiva. Questa coincide esattamente con il tempo degli affreschi della

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; ma, a Superga, l’adattamento della visione ai punti di vista avveniva quasi automaticamente in virtù dei congegni della macchina prospettica, e invece

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Quando Michelangiolo concepisce la prima idea della tomba si propone di creare, come s’è già detto, un «monumento» nel senso classico del termine

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architettonico. Nel perfetto equilibrio delle parti, nell’assoluta plasticità di tutti gli elementi, nello sviluppo della composizione modulare il tempietto

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La scoperta e l’interpretazione del carattere sono compito della «mente attiva», e il modo d’azione della mente attiva è il «wit», l’arguzia: un

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Michelangiolo non era amico del Bramante; tuttavia, quando, trent’anni dopo la morte di lui, succede al Sangallo nella direzione della fabbrica di

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sorprendente ricchezza d’argomenti, che spiegano perfettamente il carattere della pittura di paesaggio della seconda metà del secolo e le ragioni della sua

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crisi della pittura «di storia». Che si tratti di una poetica naturalistica è indubbio; ma è altrettanto certo che essa non dipende da una concezione

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proprio ambiente naturale: tale è l’assunto principale della pedagogia della nuova classe, opposto a quello della pedagogia della vecchia, non d’altro

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La grande stagione della pittura inglese può dunque considerarsi conclusa alla metà dell’Ottocento, con la morte di Turner. Ma è significativo che

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tesi del «pittoresco» sulla capacità della pittura di educare a vedere «properly», si tratta di un naturalismo dedotto dalla pittura. Quasi

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Nella storia della pittura europea, l’esperienza dell’Illuminismo si fissa in forme ben più crude e aggressive che non fossero quelle elaborate dalla

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mistico e cinico, alla condanna della rivoluzione francese, ad una sorta di dandismo lugubre, tanto simile a quello che celebrerà Baudelaire, e insomma

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sociale di Rousseau. Ma ora non si tratta più di dare una figura alle immagini immateriali della poesia, bensì di percorrere il cammino inverso, via via

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più disegnata che scritta, quel periodo enimmatico della storia dell’arte italiana viene studiato come un fenomeno autonomo e non secondario, con un

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’arte come operazione umana non può che attuarsi interamente nell’ambito della vita, della società, della civiltà. I sentimenti non discendono più, con

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umana in un’unica forma e tutti li trascende in una idea universale. Shakespeare ha il genio dell’agilità, della sottigliezza, della penetrazione; della

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La conversione religiosa ha eliminato in lui il pensiero della natura e quello della storia come tramiti d’elezione; la pittura e la scultura, la cui

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stessa si preoccupa molto meno della spiegazione dell’universo che della condotta degli uomini poiché da quando s’è aperto lo scisma della Riforma, il

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